lunedì 1 luglio 2013

conferenza DE ANTONELLIS


CONFERENZA DE ANTONELLIS

STORIA E TOPONOMASTICA DI BENEVENTO
Nell’ ambito delle attività culturali promosse dalla locale Sede della locale Associazione di Archeoclub d’ Italia, va segnalato, senz’ altro positivamente, l’ incontro svoltosi venerdì sera presso il Convitto Nazionale “Giannone”, sul tema storia e toponomastica nel periodo storico a cavallo dell’ ultimo conflitto mondiale. Per le qualità comunicative e per la profonda conoscenza sull’ argomento, del relatore dott. Giacomo De Antonellis, giornalista di chiara fama, la serata ha assunto notevole rilievo e significato per il pubblico presente, attento ed affascinato dal discorso semplice, ma nello stesso tempo lucido e coerente del conferenziere. Questo incontro, come gli altri che l’hanno preceduto, voleva suscitare, ed è ampiamente riuscito in ciò, nella platea di amici e soci dell’ Archeoclub una attenzione a quelle tematiche culturali legate al territorio beneventano, per sollecitare dibattiti, aperture alle problematiche del contesto civile e sociale, in modo da offrire alla cittadinanza più ampia gli strumenti di giudizio finalizzati ad una azione coerente ed organica volta al superamento di certi schematismi pregiudiziali, per affrontare, partendo dal quotidiano, la realtà culturale, che, per altro verso, appare sonnacchiosa e, spesso, genericamente informata. Il dottor De Antonellis è riuscito a sintetizzare nel breve temine di un’ ora una congerie di notizie, fatti e situazioni che hanno sollecitato la curiosità dei presenti, stabilendo un rapporto diretto tra eventi storici, cronaca e progetti urbanistici legati al tempo ed al clima culturale che in essi si respirava. Si sono potute, perciò, avvertire certa incongruenze, illogicità e peggio ancora autentici errori storici di giudizio, nell’attribuzione dei nomi alle strade. Apparentemente la materia trattata poteva sembrare astratta e sostanzialmente priva di valore pratico: ma se si riflette bene,  alcuni  monumenti, come ad es. Palazzo Paolo V,  sono stati attribuiti o intitolati solamente per ossequio a certi servilismi clientelari. Si comprende  bene che anche un fatto così concreto che è quello di assegnare i nomi alle strade o alle piazze per individuare luoghi ed indirizzi,  obbedisce a piaggeria, nel migliore dei casi, od addirittura alla volontà propagandistica e di partigianeria per creare consenso politico. C’è da sottolineare, a merito del Dott. De Antonellis,  che talune valutazioni scaturite dall’ analisi sono state accompagnate da una sottile ed intelligente ironia, senza indulgere a toni tribunizi e declamatori, cosa che in quest’ epoca così piena di Uomini della Provvidenza, sicuramente non guasta; anzi, serve a riportare alla loro vera importanza temi troppo spesso trattati con accademico furore, con manifesta arroganza o con atteggiamento superficiale e di presunta superiorità intellettuale di giudizio. A conclusione il dott. De Antonellis si è scusato della lunghezza della trattazione che, al contrario, il pubblico avrebbe voluto che proseguisse per l interesse suscitato. Il secondo tempo dell’incontro è stato scandito dalla esibizione al pianoforte del Maestro Cosimo Minicozzi che ha soddisfatto pienamente i presenti, come già avvenuto in un precedente incontro dell’ Archeoclub, con l’ esecuzione di suoi pezzi originali, apprezzati molto per le emozioni che hanno suscitato.  Proprio in questa prospettiva, l’Archeoclub di Benevento, sapientemente guidato dal Prof. Benvenuto, proporrà nuove forme di comunicazione culturale aperte al territorio, affinché sia possibile stabilire e costruire un rapporto relazionale tra quanti, attenti ai bisogni della città di Benevento, vogliano promuovere, da cittadini, il superamento di quelle barriere ideologiche o concettuali che frenano ogni possibilità di colloquio, dibattito e confronto che spingano allo sviluppo ed alla crescita culturale della cittadinanza ed alla comprensione di aspetti qualificanti della vita sociale. Questa attenzione riguarda soprattutto i giovani, la cui collaborazione con chi appartiene ad altre generazioni deve essere avviata,  per offrire un impulso alla emancipazione  di un territorio che può e deve trovare in sé le ragioni di un cambiamento e di un progresso comune, sia in ambito culturale sia nella vita pratica, in modo che contrasti ed opposizioni generazionali  possano essere superate in vista del bene comune. Un ringrazi mento va riferito al preside De Cunto che ancora una volta, ha permesso la realizzazione dell’incontro offrendo  ospitalità ai convenuti.
                                                                                                                             Giuseppe Russo